Il risultato delle elezioni europee a Cipro

da www.marioskosma.com | Traduzione di Marx21.it

Dichiarazione di Andros Kyprianou, Segretario generale di AKEL (Partito Progressista del Popolo Lavoratore)

Esprimiamo la nostra soddisfazione per il risultato elettorale. Abbiamo intrapreso la campagna elettorale in condizioni molto difficili. AKEL si è posto come primo obiettivo fondamentale l’elezione di due parlamentari europei. Il nostro secondo obiettivo era quello di mantenere la percentuale di AKEL ottenuta alle ultime elezioni presidenziali (in quell’occasione AKEL ottenne il 26,91%).

Con il duro lavoro dei quadri, degli iscritti e degli amici di AKEL siamo riusciti a realizzare i nostri obiettivi. Dal profondo del cuore ringraziamo e ci congratuliamo con tutti coloro che durante la campagna elettorale hanno profuso ogni sforzo; con tutti coloro che hanno combattuto per adempiere a un compito molto difficile.
Desidero congratularmi anche con i candidati di AKEL, che hanno reso bella la lista del Partito. Hanno lavorato duramente e hanno contribuito in modo sostanziale ad avvicinare gli elettori al Partito. Hanno difeso con energia e con successo le posizioni e i punti di vista del Partito.

Il fenomeno dell’elevato astensionismo è stato registrato in tutti i paesi dell’Unione Europea. I popoli d’Europa, attraverso l’astensione, hanno espresso il loro malcontento e la reazione nei confronti delle politiche neoliberiste di austerità attuate dai circoli dirigenti dell’Unione Europea. Hanno espresso il loro dissenso e la protesta per il deficit democratico dell’UE, che purtroppo si sta ampliando.

L’astensione è stata molto alta anche a Cipro. Il nostro popolo ha motivi aggiuntivi per essere arrabbiato e furioso con l’Unione Europea a causa delle decisioni brutali e ingiuste imposte contro Cipro dai circoli dominanti in Europa.

Allo stesso tempo, AKEL non ignora il fatto che nelle elezioni una parte significativa dei nostri compatrioti con l’astensione ha voluto esprimere disillusione e malcontento nei confronti del sistema politico e le forze politiche. Non ignoriamo, né sottovalutiamo questi messaggi.

Comprendiamo questi messaggi, assumendo la nostra parte di responsabilità allo scopo di ristabilire un rapporto di fiducia tra i partiti e la società e far riguadagnare alle istituzioni la loro credibilità.

Comprendiamo anche il messaggio lanciato al nostro Partito, non solo con l’astensione, ma anche nel corso della campagna elettorale. Non possiamo sottovalutarlo. E’ nostra convinzione che tale messaggio non mette in discussione le posizioni politiche di fondo del Partito. Come AKEL continueremo a stare e a parlare con il popolo. Continueremo, nelle nostre future battaglie, a contattare tutti coloro che cercano un bastione di resistenza contro le politiche anti-sociali dirette contro le persone e i loro interessi.

Tutto quello che abbiamo sentito dal nostro popolo in questi mesi di contatti nella campagna elettorale, verrà preso molto sul serio al fine di migliorare il nostro Partito. Il nostro obiettivo è quello di essere ancora più efficaci nel lavoro in difesa dei diritti dei lavoratori e del nostro popolo. Il Partito ha già proceduto nei cambiamenti. I cambiamenti continueranno in vista del regolare congresso di AKEL. E’ già stato deciso di accelerare lo svolgimento del Congresso, che si terrà nel primo semestre, invece che alla fine del prossimo anno.

Il risultato delle elezioni ci dà la forza per continuare la lotta dura e ardua per l’uscita di Cipro dalla crisi economica e da Memorandum anti-sociale; per alleviare i problemi e le difficoltà che il nostro popolo si trova ad affrontare. Ci dà la forza per continuare a combattere risolutamente l’assalto neoliberista scatenato dalla Troika e dal partito di governo, il Raggruppamento Democratico di Anastasiades (attuale presidente della Repubblica, ndt).

Il risultato elettorale ci dà la forza di continuare la lotta basata sui principi di una soluzione del problema di Cipro; una soluzione che liberi il nostro paese dall’occupazione e riunifichi il nostro paese e il popolo.

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